Come fantasmi stanchi
girovaghiamo nel cimitero della vita
e si appare e si scompare
sospesi nell'impreciso e falso tempo umano.
La bellezza notturna della pace
si fonde con il tragico brusio di questo cuore esplosivo
mentre i colori amaranto dell'autunno si schiantano e
ribollono fra loro
in una tormenta di coriandoli di alberi.
Anche la tua lingua è in tempesta
e le tue labbra schiudono frasi tonanti:
irrilevante il loro boato al mio udito,
filtro con cura i tuoi mille desideri mal espressi.
Le farfalle ridono nelle loro tranquille esistenze
intente ad ascoltare il loro lieve battito
che poco somiglia
alla pesantezza dell'eccesso che portiamo in petto.
Le mie ali non sono di farfalla
bensì intinte nel più solido dei cementi,
le mie ali strisciano
nel più buio dei vulcani,
incontrando spiriti che come te
mi rammentano quanto sia
bella l'oscurità.
Da essa si può solo risorgere.
Federica Frignani ( @windfromthevalley )
Milano
10 Nov 2015
Milano
10 Nov 2015